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Cardito e il suo lago, un luogo fuori dal tempo nel cuore della Valle di Comino

Cardito, frazione del comune di Vallerotonda in provincia di Frosinone, con il suo suggestivo lago, è una tra le località meno conosciute ma più evocative della Valle di Comino. Un borgo che sembra essersi ritirato in una dimensione a parte, dove il tempo rallenta, la natura guida i passi e il lago restituisce l’immagine di un paesaggio intatto.

Questa fortidentità è stata recentemente valorizzata anche all’interno del progetto turistico denominato “La Valle Colorata”, che ha assegnato a ciascuna frazione del comune di Vallerotonda un colore simbolico legato alle sue peculiarità. A Cardito è stato attribuito il celeste, a richiamare l’acqua limpida del Lago Selva e l’anima pacifica del paesaggio. Il progetto prevede l’installazione di cartelli turistici multilingue, pensati anche per accogliere i visitatori provenienti dall’estero – molti dei quali sono discendenti di emigrati – e per accompagnarli in un’esplorazione attenta e rispettosa delle specificità di ciascun luogo.

Il Lago di Cardito: specchio naturale tra i monti

Uno dei gioielli meno conosciuti del Lazio meridionale è il Lago di Cardito, un bacino artificiale a 1000 mt di altezza, alimentato da sorgenti montane che si estende tra i confini della Valle di Comino e quelli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’acqua è limpida, fresca, incorniciata da boschi di faggio e conifere, con sponde accessibili e zone attrezzate per la sosta.

Il lago è il cuore pulsante della zona: attira escursionisti, fotografi, famiglie in cerca di tranquillità, ma anche sportivi e appassionati di pesca. Durante l’estate si svolge la manifestazione “Vivere il Lago”, che unisce natura e cultura attraverso eventi, momenti ricreativi e occasioni di socialità sulle sponde del bacino.

Percorsi naturalistici e sentieri a cavallo

I dintorni del Lago di Cardito offrono numerose possibilità di esplorazione che si estendono in tutta la Valle di Comino. I sentieri segnalati si inoltrano nei boschi, tra saliscendi leggeri e radure inaspettate. Alcuni itinerari ricalcano antichi percorsi di transumanza, oggi utilizzati per il trekking e per escursioni a cavallo, grazie alla presenza di maneggi e centri equestri che operano nella zona.

Tra i percorsi più suggestivi si segnala il sentiero ad anello intorno al lago, adatto anche a principianti, e i tratti che si connettono ai cammini del Parco Nazionale, tra cui quello che conduce verso la piana di Canneto. Le escursioni a cavallo permettono di attraversare zone poco battute, dove è ancora possibile incontrare fauna selvatica e resti di antichi rifugi pastorali.

Il volto spirituale di Cardito

Il soprannome “la mistica” nasce anche dalla percezione collettiva che Cardito trasmette: un luogo fatto di silenzi, di boschi che accolgono, di sentieri che sembrano seguire linee interiori prima ancora che geografiche. A ciò si aggiunge la vicinanza con itinerari di pellegrinaggio come quello verso il Santuario della Madonna di Canneto, che da secoli richiama fedeli attraverso cammini tra la natura e la spiritualità.

Questa dimensione meditativa è evidente in ogni stagione, ma si fa particolarmente intensa in autunno e primavera, quando i colori del bosco trasformano ogni camminata in un’esperienza immersiva e personale.

Una natura da vivere in punta di piedi

Cardito è un luogo che si attraversa lentamente. I ritmi sono dettati dalla luce, dai profumi delle stagioni, dalla presenza discreta di chi vive in simbiosi con il territorio. Anche l’accoglienza riflette questa filosofia: agriturismi, rifugi, piccoli B&B che puntano su un’ospitalità essenziale ma attenta, spesso gestiti da famiglie del posto o da chi ha scelto di tornare.

Non ci sono strutture invasive né grandi numeri: il turismo a Cardito è fatto di camminatori solitari, gruppi di amici, famiglie curiose e, sempre più spesso, viaggiatori a cavallo, attratti dalla possibilità di percorrere in modo sostenibile i sentieri della Valle di Comino.

Sapori locali e autenticità

Pur essendo una piccola frazione, Cardito condivide il patrimonio gastronomico della Valle di Comino. Nei piatti locali si ritrovano le erbe spontanee, i formaggi di capra come la marzolina, la pecora alla cottora, le zuppe contadine, e i dolci da credenza come le ciambelle al vino e i tozzetti. Molte ricette vengono preparate direttamente dagli agriturismi, che propongono menù stagionali e a km zero.

Il cibo, come tutto il resto, segue la regola della lentezza: qui non si consuma, si assapora.

Turismo delle radici e ritorni silenziosi

Anche Cardito ha vissuto, negli anni Cinquanta e Sessanta, un esodo silenzioso verso il nord Europa. Chi è rimasto ha custodito storie, campi, memorie. Oggi, alcuni discendenti di emigrati tornano per riscoprire le origini, per vivere un’esperienza a misura umana, o anche solo per respirare un paesaggio che sembra non essere cambiato.

I percorsi del turismo delle radici si incrociano con quelli escursionistici: la ricerca di una casa, di un nome sull’archivio parrocchiale, o di un campo che apparteneva al nonno, si svolge tra sentieri e ricordi.

Un piccolo mondo accessibile

Nonostante la posizione appartata, Cardito è facilmente raggiungibile in auto e ben collegato con Vallerotonda e con i paesi della Valle di Comino. Alcune strutture turistiche si sono attrezzate per l’accoglienza di persone con mobilità ridotta, e i percorsi più semplici attorno al lago sono percorribili anche da famiglie con bambini o da persone con disabilità motorie leggere.